SCHEDA GUIDA: di SILVANA PIVAC - GUIDA TURISTICA

Silvana Pivac - Guida Turistica

SILVANA PIVAC - GUIDA TURISTICA

Dati Generali


Lingue Parlate
Inglese Italiano Serbo Tedesco
Specializzazione
Arte Archeologia Storia e Geografia Scienza e Storia naturale Etnografia e Antropologia Speleologia Tour Leader Territoriale Generale
citta
Medjugorje
indirizzo
Franjevackih mucenika 44-MEDJUGORJE-CITLUK-BOSNIA ERZEGOVINA
Sito web
#
Telefono
0038763415043
Fax
Mobile
0038763415043

Informazioni Supplementari


Međugorje

Comune in Bosnia-Erzegovina

Descrizione

Medjugorje è una città in Bosnia ed Erzegovina. È stata luogo non ufficiale di pellegrinaggio cattolico in seguito a un'apparente apparizione della Vergine Maria sulla Collina delle Apparizioni nel 1981. Sono presenti due statue, una della "Regina della Pace" a segnalare il sito della prima apparizione e una davanti alla Chiesa di San Giacomo. Si dice che dalla statua del "Cristo Risorto", situata vicino alla chiesa, goccioli del liquido. A sud, in cima al Monte della croce è posizionata una croce in cemento.

Međugorje (pronuncia serbocroata [ˈmɛdʑu.ɡɔːrjɛ]; in cirillico serbo Међугорjе), scritto anche Medjugorje in assenza del carattere đ, è una piccola località del comune di Čitluk, oggi parte del cantone dell'Erzegovina-Narenta, della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, in Bosnia ed Erzegovina. La città è situata nella regione storico-geografica dell'Erzegovina.

Il paese si trova a un'altitudine di circa 200 metri sopra il livello del mare ed è situato alla base di due colline, il Križevac e il Podbrdo (il nome Međugorje significa proprio "tra le montagne"). Il clima è temperato caldo, con inverni moderatamente freddi ed estati calde.

I suoi cittadini sono prevalentemente di etnia croata e la religione professata dagli abitanti è quella cattolica. La parrocchia di Međugorje ha competenza anche per i villaggi di Bijakovići, Vionica, Miletina e Šurmanci. Il suo patrono è san Giacomo.

Indice

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il termine Međugorje è un nome scomponibile in među e gorje, ovvero zona tra le colline: il Podbrdo e il Križevac.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

A est del paese, nella valle del Narenta, è sito sin dal 1566 il monastero serbo-ortodosso di Žitomislić. Una lapide del Medioevo è presente nel cimitero cattolico Groblje Srebrenica nel centro di Miletina. Sempre a Miletina sono stati rinvenuti dei resti di epoca romana.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1882 fu costruita la linea ferroviaria tra Mostar e la costa adriatica della Dalmazia, con una stazione nel borgo di Šurmanci.

La parrocchia cattolica di San Giacomo fu eretta nel 1892 dal vescovo di Mostar, Paškal Buconjić, e fu molto criticata allora perché risultava un'opera faraonica per un villaggio come Medjugorje con poco più di cento abitanti. Il crocifisso alto ben dodici metri, posto sul monte della Croce, anche noto come Križevac, completa la Via Crucis križni put. Fu completata nel 1934.

Durante la seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1941, quando Međugorje apparteneva allo Stato Indipendente di Croazia, il monastero di Žitomislić fu saccheggiato dagli Ustascia, e il refettorio fu dato alle fiamme.

Il 21 giugno 1941, alcuni membri Ustascia commisero un massacro nel borgo di Šurmanci, trucidando 559 civili serbi. Il vescovo di Mostar Alojzije Mišić scrisse una lettera di protesta all'arcivescovo di Zagabria Aloysius Stepinac.

Il governo comunista della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia ebbe il compito di riesumare i corpi e riseppellirli nel vicino cimitero di Čapljina nel 1989.[senza fonte]

Durante le guerre jugoslave[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Podbrdo (o collina delle apparizioni della Vergine Maria)

Durante le guerre jugoslave Međugorje rimase nelle mani del consiglio di difesa croato e nel 1993 diventò parte della non riconosciuta Repubblica Croata dell'Herceg-Bosna. Con l'accordo di Dayton nel 1995, Međugorje fu accorpata alla Federazione di Bosnia ed Erzegovina, popolata sia da bosniaci sia da croati.

Nel 1993 il paese di Međugorje fu il punto di partenza della pulizia etnica da parte del consiglio di difesa croato, che voleva la completa distruzione del monastero serbo-ortodosso di Žitomislić. Dal 1993, i signori della guerra croati costruirono cinque campi di concentramento, tra cui quello di Dretelj, dove prigionieri serbi e bosniaci furono torturati e uccisi. La collina delle apparizioni, il Podbrdo, di proprietà dell'Ordine francescano, fu usata come zona per testare lanciagranate, dalla milizia locale.

Il 2 aprile 1995 all'apice del conflitto con la diocesi locale, il vescovo Ratko Perić fu rapito dai miliziani serbi, percosso e portato alla cappella dove fu tenuto in ostaggio per dieci ore. Grazie all'aiuto della Forza di protezione delle Nazioni Unite, il maggiore di Mostar riuscì a liberare il vescovo senza spargimenti di sangue.

Sviluppo dopo la guerra[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la fine della guerra, truppe dell'ONU furono stanziate nell'ovest della Erzegovina. Gli sforzi del politico Ante Jelavićdi creare un'entità croata furono inutili, e Međugorje rimase parte della Federazione di Bosnia ed Erzegovina.

Il piccolo borgo ebbe un boom economico; in pochi anni molti alberghi furono eretti per far fronte al crescente numero di pellegrini. Infatti il villaggio di Međugorje è visitato ogni anno da più di un milione di pellegrini da tutto il mondo che si recano per visitare i luoghi delle presunte apparizioni mariane.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

 

La facciata della chiesa di San Giacomo a Međugorje

 

La chiesa parrocchiale di San Giacomo a Međugorje

Le presunte apparizioni mariane[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione: Magnifying glass icon mgx2.svg

Lo stesso argomento in dettaglio: Apparizioni di Međugorje.

La località di Međugorje ha ottenuto visibilità mondiale a partire dal 24 giugno 1981, quando alcuni ragazzi residenti nel posto (Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo, di età allora compresa tra 10 e 16 anni) affermarono di vedere ciclicamente apparizioni della Vergine Maria sulla collina del Podbrdo. Si sarebbe presentata loro con il titolo di "Regina della Pace" (Kraljica Mira), confidando messaggi e prescrizioni varie. Nel corso dei decenni Međugorje è così divenuta una delle più celebri mete di pellegrinaggi religiosi[1].

La posizione della Chiesa cattolica su tali fatti rimane quella sintetizzata nel 2007 dal cardinale Tarcisio Bertone:

«Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara del 1991, che lascia la porta aperta a future indagini[2]

Il 10 aprile 1991 i vescovi dell'allora Jugoslavia, riuniti a Zara, emisero una dichiarazione congiunta nella quale si affermava:

«sulla base di quanto finora si è potuto investigare, non si può affermare che abbiamo a che fare con apparizioni e rivelazioni soprannaturali[3]

Nel marzo 2010, la Santa Sede ha formato una Commissione internazionale di inchiesta per indagare sui fatti, composta da vescoviteologi e altri esperti, presieduta dal cardinale Camillo Ruini. Il 17 gennaio 2014, a conclusione dei lavori, svolti nel più assoluto riserbo, gli atti sono stati consegnati alla Congregazione per la Dottrina della Fede.[4]

Il 9 giugno 2015 papa Francesco si è espresso criticamente:

«Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio?[5][6]»

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]


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